Diversi sono i miei lavori. Alcuni conclusi, altri ancora in corso d'opera, altri in procinto di vedere la luce, altri, ancora, piccoli embrioni, tracce di vita, semplici concetti che attendono, pazienti, di trovare un seguito, un'identità più strutturata. Molti di essi rimarranno però quel che sono: idee fugaci, semplici meteore apparse in un batter d'occhi ed altrettanto inavvertitamente svanite nel nero di un infinito big bang di pensieri.

bacomentale

Scherzarci su è d'obbligo.
Ma con attenzione a quel retrogusto amaro che sa di serio.
Un sapore tragicomico che rivela con sottile pacchianeria un disagio interiore.
Bacomentale è un percorso di sopravvivenza a sé stessi nella costante inconsapevole ricerca di un perchè.


Ecco alcuni commenti dati a chi ha avuto il coraggio di leggerlo almeno in parte



Stefano
bella la copertina irriverente e provocatoria.
I testi sono scritti tecnicamente bene, altrettanto la loro articolazione .

Francesco
DA ACQUISTARE! Questo lo acquisterei proprio! C’è poco da dire! M’induce a riflessioni beckettiane e mi sconfessa allorché mi persuado di qualcosa! Chi costruisce BACOMENTALE, a mio avviso, non può che essere un uomo singolare e "valoroso". Io, al suo posto, non m’affaticherei ad uscire da BACOMENTALE; non può esserci differenza di natura tra l’autore e ciò che l’autore stesso narra ad altri .

Ottavio
Geniale, allucinato e irriverente. L’Irvine Welsh nostrano.

Mimma
Stupendamente azzeccata la copertina, che perfettamente si sposa con il contenuto frammentato così proprio della vita. Frammenti appunto, frammenti di vita con i suoi “ora sì ora no”, linearità e deviazioni, sobrietà e stato di confusione, avvallamenti e dossi. Libro di una stranezza allo stesso tempo angosciante e divertente. Esattamente come è la vita. Voto la capacità dell’autore, a mio parere, di estraniarsi al fine di lasciare libera la penna di osservare ed esprimersi.

Antonio
La ricerca e la voglia di capire come va il mondo ti fa perdere la pace e il baco fila la sua preziosa seta. Ornamenti dorati, sa elaborare per poi strapparli. E temi di poterti innamorare di loro. Dentro questi scritti, c’è tutto il mondo che l'autore ama e teme. Un lavoro degno di pensieri positivi.

Marcello Esposito
Che dire! All’apparenza frammentario, in realtà è organicamente ben strutturato. Bella l’idea di mostrare personaggi nel vivere sociale con gli occhi dl viandante.

Gattuz
Più che originale, veramente geniale! Mi piace soprattutto perchè è controcorrente, con descrizioni vivide ed efficaci.

Haiku6
Sei riuscito a frantumarmi, senza mai adoperare quei mezzi che sono tipici di una volgarità e di una superficialità fini a se stesse, come fa la vita quando non si veste con gli abiti della festa. Trovo stupenda la forza di ricomporre un puzzle anche se ben so che difficilmente potrei portarlo a termine,
pur conoscendo l’unico mezzo che lo può fare.

Morfeo
Penso che di bacato ci sia veramente poco, troppo poco.
Un modo originale di raccontare alcune drammaticità in modo personale e veritiero. Se quello in copertina è l'autore senza dubbio è una bella idea. Libro giusto per chi vuole una lettura estroversa ed in alcuni punti stravagante e divertente.

Mauro
Forse il migliore fra il suo genere.
Questi libri stanno prendendo campo.
Questo non è l’unico della sua specie. Vgliono essere un po' anticonformisti, indipendenti, dissacratori, un po' profanatori di quella vita che i più scelgono di trascorrere in pace, ma molto spesso non riescono, perché inevitabilmente si sceglie sempre tutto sbagliato credendo di aver scelto il giusto per sé.

Enzo
Lucido caos, irriverente, ironico, corrosivo, semplice e originale al tempo stesso.


Chiara Gamberini
Il linguaggio un po’ gergale, ottimo per rendere gli stati d’animo in maniera estremamente realistica.
Interessante spaccato di vita raccontato in maniera insolita. Originalissima la copertina. Da tenere in considerazione.

Mauro
Quadri di vita vissuta dove la memoria si incarica di rianimare quel che il tempo vuole frammentare per sempre.

Roberta
Alla prima lettura spiccano subito queste reminiscenze Bukowskiane, esperienze caotiche che coinvolgono subito il lettore. Fantastico!

Fantasy
Bacomentale? Originalissimo, quanto piacevole e in qualche modo coinvolgente.

Benmag
Autoironico, tragicomico, sferzante sono tre aggettivi per definire il tuo libro. Originale! Complimenti! 

Dino Manfredini
Ciò che si rileva subito, leggendo le pagine di questo libro, è la maturità di esposizione raggiunta dall’autore, veramente sorprendente. Bravo davvero. Auguri per un meritato successo. Lo consiglio a tutti. 

Lauretta
Strano, originale, particolare senz’altro. Bella la struttura narrativa, precise e nitide le descrizioni.

Katzanzakis
Che dire… per metà greco (e sarà il mio amore per la Grecia ed il sempre maggior disamore per il nostro Paese, ma è la metà che preferisco) Pietro Giuseppe Mavrulis sa come si racconta una storia. E malgrado un po’ di invidia per le riflessioni cui induce sul passare degli anni (i miei, naturalmente), invoglia ad andare avanti col sorriso sulle labbra. Non perché sa scrivere in modo spiritoso, il che non guasta, ma perché sa cogliere, con intelligenza, l’ironia segreta della vita. C’è un valore aggiunto in questo libro, in cui non trovo nulla di caotico, a meno che non ci si voglia riferire al caos intrinseco alle origini (si pensi solo al ridicolo e sgomitante affollarsi degli spermatozoi): il senso dell’amicizia, che lo pervade. Sentimento prezioso, che riempie le pagine con dolcezza, anche quando il linguaggio, per non tradire il contesto, si fa crudo. Bellissima la dedica, toccante la prefazione.

Alessandro
Diverso dal solito ... Un libro tragi-pisco-comico. Orginale nella scrittura. L’autore ha una buona padronanza nel descrivere gli eventi.

Antonella
Bravo! La vita va presa con leggerezza e ironia ma a volte....come è dura!!!! Bello stile!



Enzo
Sto ancora ridendo e questo è un bene. Ho voglia di vedere come va a finire e anche questo è un bene. Nell’anteprima del tuo libro, per tornare alle cose serie, mi sembra di riconoscere quella sana e democratica cialtroneria che forse “non fa fine”, ma che rende il quotidiano un po’ più leggero e offre una visione divertente delle tante “sfanculate” che ci ritroviamo a vivere più o meno tutti i giorni. Grazie, una sana ghignata vale quasi una scopata. Quasi ... intendiamoci!


Udolpho
Un leggero scivolare sulla pesantezza del quotidiano.

Enrico
Un saluto al Marvel, prima di tutto. Sarà perchè là dove la birra scorre a fiumi io mi ci ritrovo, ma se si entra nella storia non se ne esce. Ottima la copertina e particolare l’impaginazione. E poi, maledetto, Bukowski non si vede ma si sente! E' sua la fiatella alcolica che si respira per tutte le righe! Bravo, bravo, bravo, Pietro! E passami ’na birra và!


templare02
Un argomento che riguarda tutti noi, un testo importante per imparare a non disperarsi degli errori commessi e fare una sorta di "auto critica ironica"... Perchè quella nella vita a volte ci vuole! spesso quando ci rendiamo conto di aver fallito in qualche nostro progetto ... Bellissimo lavoro complimenti!!

tanche
La vita è fatta di gioie e dolori e la bilancia,spesso, pende da una parte o dall’altra a seconda del carattere che ognuno mostra nell’affrontarla. Le persone come te che, con molta autoironia, ci fanno ridere a crepapelle sono quanto di meglio offre la vita.



urios
Nefandezze e Nebbiolo, ecco forse la ricetta della vita, o forse ciò che ci può salvare.  In ogni caso nella vita ci vuole fantasia, prova a cui di certo non ti sottrai. La saggezza nasce da cose come queste, ipotesi, deliri, creazioni improvvise, utili,inutili, comunque parti personali di qualcosa che necessita di essere rivelata al mondo. E comunque chissa’ se esistiamo veramente, come dici tu!

merlin74
Sconcertato da una prima lettura , fortunatamente sono andato avanti, sia perchè scrivi molto bene e perchè ciò che scrivi è intrigante . Mi ha colpito il tutto ed il contrario di tutto. I più vivi complimenti!


Adriano
Il baco scava nel profondo
Credo che il testo sia molto drammatico. La banalità dell’uomo insoddisfatto molto comune ai giorni nostri, che si autoconvince e quindi si autoassolve nel considerare la propria sregoltatezza quale pegno del proprio genio, ma il più delle volte risulta essere solo l’illusione di poter dire " io esisto" . Le dicussioni che si susseguono crude e volgari, ma drammaticamente vere, sono li a dimostrare la non esistenza dell’essere. Io ho colto questo nelle poche pagine che ho letto, e se fosse veramente il messaggio voluto allora l'autore ha impresso consapevolmente nella tela figure subliminali leggere e ironiche a prima vista ma profondamente tragiche.

Maria Grazia Dosio
Sarcastico, acuto, ma anche sconcertante. E’ scritto molto bene e sicuramente avvince il lettore. Un’ottimo lavoro.

francesco59
Storie di ordinaria follia
Trasposizione bukowskiana in salsa nostrana dell’ordinaria follia ben riuscita e di sicuro effetto ... Complimenti!!!

Lvalenz

Narrazione undergound, che vomita parole sul foglio come dopo una bevuta di quelle giuste! Complimenti!


kikker
Crudo e diretto, ben scritto colpisce e arriva a segno. Complimenti al bukowsky bolognese!

paolomasi
Peccato per tutta la prefazione che bisogna sopportare fino a pagina 17. Poi inizia un libro spettacolare nella scririttura e nel linguaggio. Complimenti.

Paolo

molto bello, un tu per tu con chi legge che aggiunge complicità e verve ... Un boxoffice che si svela lentamente, dolcemente ...come un regalo.