Diversi sono i miei lavori. Alcuni conclusi, altri ancora in corso d'opera, altri in procinto di vedere la luce, altri, ancora, piccoli embrioni, tracce di vita, semplici concetti che attendono, pazienti, di trovare un seguito, un'identità più strutturata. Molti di essi rimarranno però quel che sono: idee fugaci, semplici meteore apparse in un batter d'occhi ed altrettanto inavvertitamente svanite nel nero di un infinito big bang di pensieri.

kill feel



KILL FEEL

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Adolfo Fattori (sociologo) - "... una scrittura cinematografica, attenta alla compattezza, velocità, scorrevolezza. E, insieme a questa, l’esplorazione di una dimensione “fantastica”, paradossale, cortocircuitale del racconto ..."
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Stefano Rambaldi (fotografo) -"... Un thriller dove il grossolano della realtà si mischia alla raffinatezza della reazione psicologica ..."
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Maria Rosaria Ferrara (scrittrice) - "Un racconto agghiacciante e intenso che inchioda il lettore a pagine che si sfogliano violentemente, trapanando la mente, forse la prospettiva più dura da cui osservare la forza del libero arbitrio ..."
Paco d'Alcatraz (comico) - "... Un racconto atipico dallo stile molto particolare e se fosse musica la definirei tra il poetico, il descrittivo e il progressive - psichedelico."
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Davide Pavlidis (pittore) - "Il racconto scivola come un sorso d'acqua in estate, in un tempo indefinibile scandisce la lotta intestina dei personaggi tesi verso l'emancipazione dai rispettivi disagi. L'unica cosa che non mi è piaciuta è stata la parola fine, avrei voluto leggere ancora e ancora!"
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Danilo Maso Masotti (scrittore) - "Un block notes, pagine strappate, ipotesi ... Mi piacciono le ipotesi, mi piace questo claustrofobico viaggio tra agi e disagi, tra personaggi che credono di scegliere, ma non scelgono nulla ... "
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Eraldo Turra (attore, comico) - "... Tutto è stato scritto! Non si inventa niente? Nulla di più sbagliato. Ci sono cento, mille modi di dire le cose e ci si accorge che quelle “stesse cose" non sono le stesse di sempre e leggendo si comprende che non bisogna mai pensare di avere capito ..."

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